Marina Koldobskaja
Germania, Berlino
2022
A metà degli anni ’80, durante il periodo della Perestrojka, ha iniziato ad affermarsi come artista indipendente. All'inizio degli anni ’90 è stata membro del primo collettivo artistico femminile nella Russia post-sovietica, intitolato «Ti amo, Vita!», che concentrava la propria attività sugli aspetti artistici della quotidianità. Il gruppo organizzava picnic, feste, installazioni in appartamenti e nello spazio urbano.
A metà degli anni ’90 ha fondato il collettivo femminile «Persone amate», che integrava le tradizioni dell’arte popolare nella pratica dell’arte contemporanea.
Tra la metà degli anni ’90 e i primi anni 2000 ha lavorato come giornalista e critica d’arte.
È stata curatrice di numerosi progetti artistici, tra cui:
le mostre Alla ricerca dell’icona perduta, I love money, Neo-espressionismo pietroburghese, Oro per il popolo, B/N;
i progetti di ricerca Il volto femminile dell’arte pietroburghese,
La stronza del secolo, Hand Made;
i programmi video Qualcosa sul Potere, Tempo e Luogo;
il festival Art Media Forum;
e dal 2004, il programma espositivo-educativo Arte contemporanea all’Hermitage.