MAPPING
DIASPORA
ARTE RUSSA IN ESILIO
Il Centro Studi sull'Arte Russa (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari
di Venezia dà avvio a un progetto che vuole diventare punto
di raccolta e spazio di analisi dei progetti artistici di chi ha lasciato
la Russia a causa della guerra o delle proprie posizioni politiche.
La domanda principale che ci si pone è:
COSA STANNO FACENDO E PENSANDO QUESTE PERSONE ADESSO?
L'esodo di un numero significativo di intellettuali russi è legato proprio alla profonda solidarietà e compassione per il Paese che ha subito l'invasione russa.
ARTE RUSSA IN ESILIO
Il progetto “Mapping Diaspora: art of exiles from Russia” mira a riunire i risultati di varie forme artistiche di riflessione ed esperienza di una delle migrazioni intellettuali più importanti del nostro tempo.
Prima di tutto, l’obiettivo del progetto è letteralmente quello di mappare (cioè “disegnare una mappa”) ciò che è stato vissuto nell’ultimo anno, ciò che è stato creato o è ancora in fase
di elaborazione. Il progetto sarà composto da tre sezioni: “ARTE”, “CONTESTI” e “DIALOGHI”.
La prima sezione, “ARTE”, presenterà opere
e progetti realizzati utilizzando diversi linguaggi artistici, raggruppati in diversi filoni principali: suono, video, arti visive, arti performative.
La seconda, “CONTESTI”, raccoglierà testi, inediti o già pubblicati, di vari specialisti (ricercatori, curatori, giornalisti, scrittori) che analizzino
il fenomeno da diversi punti di vista. Inoltre, in questa sezione saranno raccolti testi sulle varie ondate di emigrazione di artisti dall’Unione Sovietica.
Nella terza sezione, “DIALOGHI”, verrà proposto un elenco di domande fisse, a cui i partecipanti al progetto potranno rispondere diffusamente o in modo schematico, consentendo di confrontare tra loro le risposte.
Il progetto ospiterà infine una “sezione pratica”, costituita da informazioni aggiornate su borse di studio e altre opportunità in campo artistico e accademico in diversi paesi.
Il progetto non si pone in alcun modo l’obiettivo
di distinguere tra chi è partito e chi è rimasto; considera al contrario molto importante sottolineare le connessioni tra le parti ora scisse
di quello che era un unico campo culturale.
In caso di aumento della pressione della censura
in Russia e del ripristino della cortina di ferro,
la parte dissenziente della cultura russa potrebbe finire in un angolo cieco per i ricercatori.
La prima fase del progetto prenderà
in considerazione coloro che hanno lasciato
la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022. Il progetto vuole ampliarsi con il tempo attraverso la partecipazione di coloro che hanno lasciato il Paese negli anni precedenti.
Lo spostamento forzato è vissuto da persone provenienti da molti paesi del mondo, in fuga
da guerre o regimi ingiusti, e vogliamo collaborare con artisti e ricercatori provenienti anche da altri Paesi.
Al progetto sta lavorando un gruppo internazionale di specialisti, il cui compito è aiutare a stabilire
un contatto con vari professionisti nel campo della cultura.
Pertanto, l’archivio includerà anche progetti sviluppati in Russia e, se possibile, li pubblicherà.
È infine prevista una serie di progetti espositivi, che raccolgano alcune delle opere dei partecipanti
al progetto.
MAPPING
DIASPORA
Direzione scientifica
Comitato scientifico
Coordinatori del progetto
Ricercatori indipendenti
Olga Alter, Anna Buali, Danila Bulatov, Maxim Boxer,
Alexandr A. Burganov, Vladimir Dudchenko, Sofia Kovaleva, Arseniy Petrov, Anna Sudakova